Ferrovia Salaria. C'è l'interesse di Rfi per realizzare il collegamento con Ascoli Piceno
Fara in Sabina, Rete Ferroviaria Italiana ha manifestato l’intenzione di sviluppare lo studio di fattibilità del collegamento ferroviario Ascoli-Roma, la cosiddetta “Ferrovia Salaria”, tornata al centro di un ampio dibattito interregionale negli ultimi mesi. A comunicarlo, nel corso del sopralluogo effettuato ieri nei luoghi del cratere sismico che confinano con i territori di Amatrice e Accumoli, è l’assessore alla ricostruzione post-terremoto della Regione Marche, Guido Castelli.
Il quale afferma di aver appreso la notizia direttamente dal suo collega di giunta, Francesco Baldelli, delegato ai trasporti. “L’assessore – dice Castelli - mi ha informato che Rfi intende sviluppare lo studio di fattibilità del collegamento ferroviario Ascoli-Roma. Dopo anni di stasi, la politica delle infrastrutture del Centro Italia sembra pronta ad un’accelerazione senza precedenti”.
E la notizia è immediatamente rimbalzata in tutte le piazze, reali e virtuali, dell’intero territorio, sia quello marchigiano, sia (soprattutto) quello laziale, che ospiterebbe circa il 75% del tracciato ipotizzato da Ascoli a Passo Corese, e da lì proseguendo verso Roma attraverso la già esistente linea ferroviaria Orte-Fara Sabina Fiumicino. Nel corso del sopralluogo, oltre agli esponenti della Regione Marche, erano presenti anche i rappresentanti dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione della stessa regione, dell’esercito italiano, nonché il Commissario Straordinario di Governo per la Strada Statale Salaria, Fulvio Soccodato. Si è parlato molto, della dorsale stradale, e si è parlato anche di ferrovia, di un progetto che torna dunque nei piani, seppure ancora su carta, del gestore infrastrutturale del gruppo Ferrovie dello Stato. Negli ultimi mesi attorno alla Ferrovia Salaria si è acceso un nuovo focolaio di iniziative, che dalle Marche alla Capitale hanno riportato il progetto al centro del dibattito, anche nazionale, con tanto di passaggi nelle due aule parlamentari.
Anche il Vescovo della Diocesi di Rieti (e di Ascoli), Monsignor Domenico Pompili, ha menzionato la Ferrovia dei Due Mari durante l’omelia pronunciata nel corso della cerimonia di commemorazione delle vittime del sisma di Amatrice, lo scorso 24 agosto, considerando un “grave errore” il non tener conto della necessità di tornare a lavorare sull’opera. E anche se l’infrastruttura non rientrerà tra quelle inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la ripresa dello studio di fattibilità rappresenta un notevole passo in avanti.