Sangue sulla Salaria. Paura dopo l'ultimo incidente mortale. I residenti: “E' un cimitero”
L’incidente che giovedì pomeriggio 18 novembre, ha visto nuovamente teatro di svolgimento la Salaria, non ha fatto altro che aumentare la rabbia dei residenti e gli operatori commerciali che gravitano nell’hinterland dell’area coinvolta, in specie nella frazione di Osteria Nuova, poco distante dal luogo dell’incidente mortale; anzi, all’indomani del drammatico investimento, che ha lasciato sull’asfalto il corpo esanime di una donna residente a Passo Corese, travolta da un furgone frigo proveniente da Roma, serpeggia anche preoccupazione. Infatti, come raccontano tanti, “ormai la strada statale 4 Salaria si è tramutata in una sorta di cimitero d’asfalto, con continui mazzi di fiori, a memoria delle vittime della strada, sui relativi cigli, a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, e ciò, in particolare nel tratto che attraversa il territorio dei Comuni cui fa capo Osteria Nuova”.


Quindi, il diffondersi della notizia del mortale investimento non ha fatto altro che rinfocolare gli animi, già tesi, rispetto ad una questione aperta da tempo: la sicurezza della Salaria, fulcro della rete viaria Sabina, nonché reatina che collega la capitale.
Sicurezza che, come in molti evidenziano, “dovrebbe essere garantita da maggiori controlli, soprattutto dei limiti di velocità, raramente rispettati, tanto che i tratti urbani sembrano una specie di circuito di Formula 1, e dei sorpassi, spesso azzardati ed al limite del consentito”. Inoltre, aggiunge qualcun altro, “essendo il percorso della Salaria nuova insidioso in più di un punto, sarebbe opportuno rivederne la segnaletica, sia orizzontale che verticale, ed apporre dissuasori”.
Insomma, l’incidente mortale di giovedì pomeriggio ha riaperto il capitolo, mai risolto, della messa in sicurezza della strada consolare Salaria.
Tania Belli 20 novembre 2021