Piano di riequilibrio: il Consiglio di stato sospende il giudizio
La Corte dei Conti sospende il giudizio sul piano di riequilibrio del Comune di Fara Sabina fino a nuova data. O meglio fino a quando non verrà dipanata la matassa attorno alla questione relativa alla legittimità costituzionale dell’utilizzo del fondo di rotazione per coprire debiti fuori bilancio, facoltà giuridicamente possibile in alcune regioni e in altre no, Lazio compreso. E’ questo, in sostanza, il contenuto del dispositivo con cui la sezione regionale del Lazio della magistratura contabile, attraverso il relatore dell’udienza di venerdì, Francesco Sucameli, ha rimandato, di fatto, a data da destinarsi, l’omologazione al piano di riequilibrio del Comune sabino. Una posticipazione che accoglie le istanze presentate dallo stesso Municipio farense, che sia con il suo segretario generale,
Claudio Santarelli, sia con il legale incaricato di seguire la vertenza, l’avvocato Gennaro Terracciano, aveva obiettato proprio sulla questione relativa al fondo di rotazione. Esortando la stessa Corte dei Conti a sollevare una questione di legittimità costituzionale. E così è stato, con il dibattimento che ora si sposta su un altro terreno, e che verosimilmente avrà bisogno di mesi, se non addirittura anni, per addivenire ad un pronunciamento sul merito.
“Possiamo dire che è stato raggiunto un risultato importante per il Comune di Fara in Sabina, che investe non solo il nostro ma tutti i Comuni italiani nelle nostre condizioni, e che potrebbe fare giurisprudenza su questo tema a livello nazionale – ha commentato il sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo - il pronunciamento della Corte dei Conti che solleva la questione di legittimità costituzionale sull’art.43, commi 1 e 2, e sospende il giudizio sull’omologazione del piano di riequilibrio del Comune di Fara in Sabina e sull’equilibrio del bilancio in corso. La Sezione regionale di controllo – ha spiegato ancora il primo cittadino farense - ha sollevato infatti una questione di costituzionalità delle norme di legge sull’utilizzo del fondo di rotazione, implicitamente prendendo atto della conformità a legge del piano di riequilibrio. Allo stato l’omologazione rimane sospesa in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, ferma restando l’esecuzione del piano: il dissesto quindi non c’è. Credo che anche rispetto alle tante polemiche recenti in cui ci hanno accusato di tutto, compresa incompetenza, questo sia un risultato significativo, tanto più pensando al fatto che il Comune di Fara in Sabina potrebbe realmente fare giurisprudenza sul tema”.
Paolo Giomi