Fara Sabina, elezioni: i programmi dei quattro candidati già ufficializzati
Via i nomi e sotto con i programmi che dovranno essere convincenti a tal punto da superare lo scoglio di un comune indebitato. Cinque stelle e lista “Solo noi” ancora non sono usciti allo scoperto, quindi, seguendo l’ordine alfabetico diamo voce ai 4 aspiranti sindaci già in campo.
Roberta Cuneo
La candidata sindaco di Uniti per Fara sta presentando il suo programma in un tour delle frazioni, facendo il pieno di pubblico. Oltre alla necessità di «realizzare la variante al Prg» assicura di avere l’antidoto per riavvivare quella «Fara morta» per colpe non del suo gruppo ma «per l’impossibilità di mettere in atto quanto volevamo fare». Tra i punti del programma: il dialogo con gli altri territori, la sicurezza, la sanità e occhio di riguardo per i paesi. «Tutte le frazioni avranno la stessa attenzione, con una ripartizione delle risorse uguale e proporzionata, da destinare alla riqualificazione urbana e alla risoluzione dei problemi segnalati – assicura Cuneo. - Grande attenzione alla sicurezza sanitaria, con la creazione di presidi di primo soccorso in queste aree più isolate e più difficilmente accessibili».
Marco Marinangeli
Il candidato di Noi Fara è convinto che l’amministrazione Basilicata abbia camminato nel verso giusto e punta a fare in modo che Fara sia «sempre più la città del vivere bene». Annuncia «lavori di sistemazione di strade urbane e extraurbane, percorsi pedonali a Talocci e il prolungamento della pista ciclabile esistente. Grazie al lavoro di progettazione, il 2 settembre partirà il rifacimento di via Garibaldi, via Gramsci, via Matteotti. Completeremo il sistema di videosorveglianza su tutto il territorio. Realizzeremo un nuovo Polo scolastico per la primaria, già finanziato». In tema sanitario, annuncia che grazie «a un progetto, già visionato dalla Regione, in collaborazione con le migliori università italiane, avremo modo di monitorare grazie ai test la diffusione del virus e questo permetterà di evitare lockdown locali».
Vincenzo Mazzeo
Il candidato sindaco di FaraMerita sogna la «città del quarto d’ora». «Con quart’ora – argomenta - vai alla stazione, a scuola, al museo, a casa, con un quarto d’ora stai dappertutto. Per realizzare questa idea serve un’intesa di tipo politico tra Fara e i comuni di Fiano Romano e Montelibretti, che vale quasi 40mila abitanti. Un’area strategica di “interesse comune” sull’asse della Salaria, in cui tutte le amministrazioni mettono in campo le proprie competenze. Solo così si può pensare all’università, alla stazione di Fara Sabina-Montelibretti che diventi un vero terminal e a un poliambulatorio, quello di Passo Corese, da ripensare come struttura con degenze e nuovi servizi. Solo creando un piano che mette insieme Cnr, logistica, area industriale di Fiano è possibile perché i fondi premiano i quadranti e i progetti a lungo termine per recuperare ingiustizie e arretratezze che abbiamo sul nostro territorio.
Daniela Simonetti
La candidata sindaco de Il Ponte punta su lavoro, scuola, sicurezza e sanità. «Le priorità – dice - sono il lavoro e la famiglia, stimolando, attraverso iniziative comunali, l’impresa, soprattutto quella giovanile che si sviluppa in ambito turistico, ricettivo e informatico. In cima alla lista ci sono le “tre s” di scuola, sicurezza e sanità. La Regione ha finanziato le case della salute e siamo al lavoro per pensarne una all’avanguardia nella parte bassa del comune. La sicurezza, oltre che da un potenziamento del posto di polizia, passa da azioni di prevenzione e sostegno alla genitorialità con servizi culturali e aggregativi. Bisogna pianificare il territorio, tutelando l’ambiente e dando dignità agli agglomerati spontanei che devono avere i servizi che meritano. Le scuole devono essere centri permanenti di cultura e valorizzati con finanziamenti, come gli investimenti che chiederemo sul polo didattico».
di Raffaella Di Claudio