Scuole superiori, esplode il caso Fara, il preside del polo scrive al Prefetto: «Incongruente riaprire se il comprensivo è chiuso»
Nel secondo comune della provincia la riapertura, lunedì, delle scuole superiori, fa scoppiare un caso. Dopo mesi trascorsi in Dad, il 50% degli studenti del polo didattico di Passo Corese - che a pieno regime ne ospita 1600 - torneranno in presenza. Ma a creare stupore e indignazione in tanti genitori e altrettanti docenti non è il solo fatto che ciò avvenga in zona arancione, ma che sia previsto mentre l’istituto comprensivo farense - ovvero infanzia, primaria e media - resterà in didattica a distanza fino al 22 gennaio.
Una discrepanza difficile da comprendere, che va ad ampliare le perplessità già sorte la scorsa settimana con il mantenimento in presenza degli asili nidi pubblici e privati.
Il nodo. “Dato l’elevato numero di casi positivi del comune di Fara Sabina – scrivono, attraverso i propri rappresentanti, la maggior parte dei genitori degli alunni del polo didattico coresino al preside Giovanni Luca Barbonetti - e considerando il bacino d’utenza dell’istituto ci chiediamo innanzitutto se i trasporti pubblici e privati sono stati resi sicuri ed efficienti al punto da evitare o contrastare una possibile diffusione del virus Covid-19 tra i nostri ragazzi, una fascia d’età ben più a rischio rispetto a quella degli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per la quale si è invece provveduto alla chiusura tramite apposita ordinanza. Riteniamo prioritaria la tutela della salute degli studenti e delle loro famiglie in questo preciso momento storico per garantire il diritto allo studio nel presente, ma soprattutto in futuro. Le chiediamo pertanto di prendere seriamente in considerazione l’ennesima proroga della dad”.
Lettera al Prefetto. Condividendo in pieno le preoccupazioni di famiglie e docenti, il preside Barbonetti ha scritto a Prefetto, presidente della Provincia, sindaco di Fara Sabina, Regione e all’Atp Rieti dell’ufficio scolastico regionale sottolineando l’anomalia di riaprire il polo “nello stesso comune, relativamente piccolo nel quale la circolazione del coronavirus ha indotto il Comune a sospendere le attività didattiche in presenza in infanzia, primaria e medie”. Da qui la richiesta alle autorità di “prendere in seria considerazione di riaprire le porte delle scuole del polo didattico di Fara Sabina lo stesso giorno nel quale anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo torneranno in classe. Si supererebbe così una incongruenza logica gravida di possibili ripercussioni sul piano pratico, individuabili in termini di aumento di contagi e di diffusione del virus”.
Domenica 17 Gennaio 2021 di Raffaella Di Claudio