Scontro nell'ex maggioranza, Marinangeli: «Cuneo ha tradito la comunità per la poltrona promessa dalla Lega»
È l’ultima settimana di campagna elettorale, bellezza! La storia insegna che da qui a venerdì nessuna affermazione pronunciata da un candidato in risposta o d’iniziativa nei confronti dell’avversario cadrà nel vuoto.
Tra i membri dell’ex maggioranza di governo, lo scontro non si placa. Roberta Cuneo e i rappresentanti di Fratelli d’Italia avevano replicato duramente al video pubblicato da Marco Marinangeli, candidato sindaco di Noi Fara, spendendo sull’argomento grossa fetta della conferenza promossa da Fratelli d’Italia a Passo Corese.

A quelle parole, dopo poche ore arriva puntuale il contrattacco di Marinangeli che non risparmia né Cuneo né i vertici di Fdi.
«Certifichiamo che, dopo il suo intervento di sabato, Roberta Cuneo ancora non ha capito come funziona un bilancio, nonostante sia stata l’assessore comunale sul tema per 3 anni – interviene Marinangeli -. Non ha mai capito concetti come: continuità economico amministrativa, fondi, residui, debiti, scelte arbitrarie del tecnico responsabile dell’ufficio, cambio di normativa nazionale. Noi sapevamo della sua completa incompetenza, siamo contenti che adesso lo sappiano anche tutti i cittadini. Per tentare di capire le cose, potrebbe farsi fare un’analisi economica sui bilanci di Fara degli ultimi 25 anni, scegliendo però, diversamente i propri consulenti, visti gli scarsi risultati raggiunti in passato anche in comune».
Marinangeli nel suo video aveva criticato fortemente il ruolo dei partiti e Cuneo aveva ribattuto sottolineando come il candidato di Noi Fara per molto tempo avesse militato nella dirigenza di Fratelli d’Italia. «Come ha ricordato Cuneo, ho fatto parte di quel mondo, ma ha dimenticato di dire la cosa più importante – attacca -, che sottolinea la differenza umana oltre che politica tra noi due: io sono uscito da un partito tempo fa, per mia scelta esclusiva, nonostante le offerte che ho ricevuto; lei invece, dopo 50 anni, si è scoperta pasionaria della Lega nord, solo a seguito della prospettiva di occupare la poltrona da sindaco per loro conto. Queste scelte totalmente diverse tra noi due dimostrano che: io, nel rispetto dell’inclusione che è una caratteristica indispensabile per governare una città, ho tutelato la mia comunità; lei l’ha tradita per interessi personali e dei partiti di Rieti, apponendo un marchio indelebile d’infamia nella storia di Fara. Sarà anche per questo forse, che è fanalino di coda nei sondaggi sul gradimento personale, di cui le regaleremo una copia a fine campagna, cosi che potrà studiarsela, magari insieme al bilancio».
Una parola, infine, Marinangeli la riserva a Paolo Trancassini e Daniele Sinibaldi, che coordinano Fdi a livello regionale e provinciale. «Per quanto riguarda le mie vecchie conoscenze dei vertici provinciali e regionali di Fdi, capisco che sia un lavoraccio quello dei responsabili dei partiti nazionali, di andare ad ogni elezione, comune per comune, a dire sempre le stesse cose su ogni candidato che sostengono, e che il più delle volte è un perfetto sconosciuto. Gli consiglio però – conclude Marinangeli - di usare, negli incontri, un nastro registrato così almeno si risparmiano i viaggi, un bene per l’ambiente e per le orecchie dei cittadini».
di Raffaella Di Claudio