Amazon, assemblea del lavoratori a Passo Corese
“Nell’Assemblea Sindacale congiunta prevista per mercoledì 9 dicembre negli stabilimenti di Passo Corese (RI), Vercelli e Torrazza Piemonte (TO) saranno parecchi i punti da trattare. In primis quelli legati alla necessità di aprire una contrattazione collettiva di secondo livello, già a partire dall’incontro previsto il giorno successivo tra sigle confederali e Conftrasporto, per migliorare il trattamento economico dei lavoratori Premio di risultato; Aumento buoni pasto; Aumento maggiorazioni notturno/domenicale; Revisione e aggiornamento livelli mansioni.” scrivono RSA Uiltrasporti, RSA FILT CGIL, RSA Uiltrasporti Amazon FCO1.

“Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 le Rappresentanze Sindacali Aziendali hanno contribuito fattivamente con l’azienda, proponendo e migliorando azioni volte a garantire la sicurezza degli oltre 5 mila lavoratori sia prima che dopo la costituzione del Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione emanato ad Aprile 2020.
Contemporaneamente hanno continuato a raccogliere le istanze dei lavoratori verificando che le problematiche segnalate venissero risolte o quanto meno attenuate.
Allo stato attuale alcune problematiche irrisolte minano la serenità dei lavoratori che vedono Amazon non come un impiego di passaggio ma come punto di arrivo dal punto di vista professionale nel quale poter crescere ove possibile:  Alcune figure lavorative non sono retribuite correttamente in quanto non elencate nelle declaratorie del CCNL Logistica e Trasporti ed inserite in livelli di CCNL errati per interpretazione dell’azienda.  Per assurdo, da mesi nel reparto carico spedizioni, anziché utilizzare esclusivamente carrelli elettrici i pacchi vengono caricati a mezzo di carrelli da movimentare a mano, effettuando, oltre ad uno sforzo fisico, centinaia di metri durante il turno lavorativo. In alcune mansioni (es:Yard Marshall, Amnesty Responder, Pit Driver) si ravvisa la necessità di un’ indennità di rischio a tutela del lavoratore.  Nello stabilimento, come previsto dal decreto legislativo 81/2008, è attivo il servizio di infermeria (camera di medicazione) del quale i lavoratori lamentano un mancato rispetto della privacy da parte di manager che divulgherebbero dati sensibili.  Grazie al Decreto Dignità l’azienda, rispettando criteri e percentuali previste, può impiegare innumerevoli lavoratori in somministrazione mandandoli a scadenza di contratto senza assorbirli come lavoratori diretti a tempo indeterminato. Questa prassi oltre ad alimentare false speranze, va spesso a discapito dei lavoratori diretti che si vedono limitare la Job Rotation in quanto i lavoratori somministrati spesso e volentieri vengono impiegati per una sola mansione” scrivono i sindacati.
“Altre situazioni da migliorare ci sono anche in un’azienda che si definisce perfetta e l’obiettivo delle RSA sarà sempre quello di vigilare ed ottenere benefici per i lavoratori.
La speranza è che l’azienda comprenda l’importanza di una sana e proficua collaborazione non come in occasione della possibilità di accordo per l’installazione dei software per gestire al meglio il social distancing. L’ accordo non è stato raggiunto perché l’azienda si è rifiutata di prendere in considerazione i paletti posti dalle RSA, gli stessi identici paletti che in seguito avrebbe messo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro” concludono.