Fara Sabina, centro cottura mensa a Monterotondo. Simonetti: «Inaccettabile chiudere quello di Talocci»
Continua a far registrare disagi fra gli utenti, il servizio di refezione scolastica che serve l’istituto comprensivo di Fara Sabina. Oggi a sollevarlo è Il Ponte di Daniela Simonetti.
Il problema maggiore sarebbe legato alla qualità dei cibi soprattutto in relazione al confezionamento dei pasti a Monterotondo lasciando inutilizzato il centro cottura di Talocci. Nei giorni scorsi del problema si era occupato il gruppo di minoranza FaraMerita chiedendo un intervento risolutivo all’Amministrazione Cuneo. Intervento non ancora realizzato.
Ecco allora che interviene Daniela Simonetti de Il Ponte. “In un momento tra i più drammatici per la scuola, alla preoccupazione per la salute dei nostri figli, alla difficoltà di garantire una didattica più consona e vicina alle esigenze degli alunni, per i più piccoli si aggiungono i disservizi inerenti il servizio mensa – attacca Simonetti - Molti cittadini segnalano una situazione di grave carenza nella ripartenza della refezione scolastica: cibo di scarsa qualità e quantità a fronte di un costo tra i più elevati della Provincia e sicuramente troppo esosi per le famiglie in questo periodo di grossa difficoltà economica. Trovo grave che in un Comune di 15mila abitanti, con una popolazione scolastica che fruisce del servizio intorno al migliaio, si sia di fatto permesso che il centro cottura (ubicato fino allo scorso anno a Talocci, centrale nel territorio così da garantire la stessa equidistanza) venisse trasferito a Monterotondo generando i disservizi suddetti. Chiedo con forza alla maggioranza che governa questo comune che venga verificata la ragione di questo provvedimento da parte della ditta appaltatrice. Se necessario – conclude Simonetti - si riveda il bando di gara e prima di ogni cosa in un servizio così importante è delicato venga garantita la qualità”.