Fara Sabina, gli incontri con Bernacca, Baroni e Caroselli con la passione comune per la meteorologia
Un’amicizia nata da una passione comune, per la meteorologia, un rapporto che fece incontrare, più volte, tre volti storici delle trasmissioni dedicate alle previsioni dalla Rai, e due fratelli sabini, titolari di un’azienda agricola tra Montelibretti e Passo Corese. Una storia riesumata dai cassetti delle famiglie di Antonio e Pietro Brannetti, che di quegli incontri del 1984 e 1985 nel casale di Pozzuolo con Edmondo Bernacca, colonnello dell’Aeronautica, “padre” della rubrica “Che tempo fa?”, il successore generale Andrea Baroni e l’esperto giornalista Guido Caroselli, conservano le fotografie, spuntate ora dall’album dei ricordi, nella giornata internazionale della meteorologia.
La testimonianza. «Nacque tutto dall’interesse che mio padre e suo fratello avevano per le previsioni, soprattutto d’estate: quando bisognava programmare la raccolta del fieno o seminare, era importante riuscire a capire prima quali sarebbero state le condizioni del tempo - racconta la signora Marisa, una delle figlie di Antonio, che vive con la famiglia a Fara Sabina - e per questo chiedevano consigli a un loro amico, ufficiale dell’Aeronautica. Grazie a quel contatto conobbero Bernacca e gli altri suoi colleghi, con cui ricordo che scattò subito una reciproca simpatia perché, al di là della popolarità di cui godevano per le trasmissioni sulla Rai, si rivelarono persone di grande schiettezza. Fu così che papà e mio zio decisero di organizzare una cena, avendo saputo che amavano la polenta».
L'organizzazione. Una serata d’inverno, che si trasformò in una festa, tra la sorpresa di altre famiglie, quando seppero dell’arrivo dei tre meteorologi. A tavola si riunirono le famiglie di Antonio e Pietro al completo, ma anche altri amici, come il fornaio di Passo Corese. «Il colonnello Bernacca mostrò di gradire molto i piatti preparati - aggiunge la signora Marisa - amava i prodotti genuini e gustò la “polentata” sui taglieri di legno. Era di gusti semplici, come Baroni e Caroselli, e si parlò molto, naturalmente, di previsioni, risposero a tante domande e spiegarono come era nata quella passione». Visto il gradimento, fu organizzato un altro incontro, questa volta d’estate e all’aperto. Archiviata la polenta, si passò a lasagne e carni arrosto, tutto rigorosamente preparato in casa, sotto la regia di nonna Clara, madre di Antonio, e delle sue figlie. Rapporto proseguito negli anni, «perché papà e zio continuavano a sentirsi con il colonnello Bernacca e gli altri, e non solo per sapere in anticipo se avesse piovuto oppure no nei periodi di raccolta», conclude scherzando Marisa, riponendo gelosamente le immagini di quelle giornate da conservare negli archivi di famiglia.
di Massimo Cavoli