Fara Sabina, niente voti numerici al compito in due classi del Liceo Rocci ma un giudizio su cosa migliorare
Il liceo Lorenzo Rocci di Fara Sabina è la prima scuola “senza voti” della provincia di Rieti, o meglio la prima ad abbandonare i numeri per adottare la valutazione educativa, quella cioè che giudica interrogazioni ed elaborati scritti non ancorandoli alla scala numerica, spesso fonte di stress e frustrazioni. Al compito verrà quindi attribuita una descrizione relativa a cosa l’alunno abbia saputo fare nella prova e cosa ancora no: in questo modo lo studente saprà su cosa dovrà lavorare e si concentrerà sul processo e non sul risultato, perché non si soffermerà più esclusivamente su un numero, ma sugli aspetti da migliorare.
Le tappe. A sperimentare l’approccio, sette anni fa, fu il liceo Morgagni di Roma e, negli ultimi mesi, è nato un movimento di docenti di molte scuole italiane, intenzionati a cambiare il volto della didattica. I voti numerici, secondo tale approccio, saranno visibili solo sulle pagelle nel tentativo di rimettere, come spiegano i professori del Rocci, «al centro della scuola il valore formativo che ogni valutazione dovrebbe assumere nei confronti degli studenti, anziché essere fonte generatrice di stress, ansia e abbandoni. Quel che è fondamentale chiarire - aggiungono - è che non si tratta di abolire i voti, cosa che di fatto sarebbe anche illegale, dal momento che l’atto di valutare costituisce un obbligo e un dovere per ogni insegnante. I voti ci saranno, ma solo nelle pagelle, mentre nelle prove in itinere privilegeremo metodi di valutazione realmente formativi e che rafforzino la motivazione intrinseca di ragazze e ragazzi».
di Raffaella Di Claudio