Amazon delibera l'aumento di stipendio per tutti i dipendenti
Amazon aumenta gli stipendi dei suoi dipendenti. La maggiorazione entrerà in vigore domenica prossima (1 ottobre). A Passo Corese, nel centro di distribuzione Fco1, saranno duemila i lavoratori a tempo indeterminato e circa 500 quelli impiegati in somministrazione a beneficiare della nuova retribuzione che consentirà agli assunti di avere 1.764 euro lordi in busta paga. «Apprezziamo l’ottimo lavoro svolto dai nostri team durante tutto l’anno e siamo orgogliosi di offrire una retribuzione competitiva - afferma Salvatore Iorio, direttore risorse umane Amazon Italia logistica -
Dal primo ottobre Amazon aumenterà le retribuzioni di ingresso di tutti i dipendenti della rete logistica, a 1.764 euro mensili lordi. Ciò rappresenta un aumento del 21% rispetto ai salari corrisposti nel 2018 e dell’8% rispetto allo stipendio di ingresso determinato dal quinto livello del contratto collettivo nazionale dei trasporti e della logistica».
La multinazionale inserisce questa iniziativa nella politica aziendale di revisione annuale degli stipendi, «affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti». Il provvedimento è stato comunicato alle rappresentanze sindacali martedì durante un incontro in Conftrasporto tra le segreterie nazionali e i rappresentanti di Amazon Italia Logistica srl e Amazon Italia Trasport srl.
«Abbiamo avuto modo di apprendere la scelta da parte delle aziende di non riconoscere un bonus produzione (welfare aziendale) propendendo per un aumento salariale strutturale che oltre ad avere un impatto di circa 700 euro lordi annui in più sulla paga base – spiega Antonio Rubini, delegato regionale Uiltrasporti – Nello specifico, a partire dalla busta paga di ottobre, i lavoratori riceveranno un aumento salariale del 3% ulteriore rispetto alla retribuzione base, al netto di eventuali scatti di anzianità che verranno riconosciuti in aggiunta. L’aumento sarà erogato ai dipendenti diretti ed ai lavoratori in somministrazione in forza alla data del primo ottobre 2023». Gli aumenti sono stati accolti con favore, ma i sindacati non intendono abbassare la guardia rispetto ad altre esigenze.
Il dubbio. «Quello che vogliamo capire – prosegue Rubini – è se questo aumento resterà nel tempo o sarà assorbito dall’aumento della retribuzione del contratto nazionale che scade a marzo. Stiamo lavorando per portare i buoni pasto a 8 euro, possibilità alla quale l’azienda è sembrata aperta e speriamo anche che con il rinnovo del contratto si trovi una soluzione diversa per le maggiorazioni domenicali, attualmente troppo basse». Analoga posizione quella delle rsa Filt Cgil presenti nel centro coresino.
«Siamo in attesa del rinnovo del nostro contratto nazionale previsto nel 2024 – hanno commentato a margine della riunione sugli aumenti di stipendio - per poter dire la nostra non solo sui salari, ma anche su altri temi di estrema rilevanza come carichi di lavoro, turnazioni ed altre problematiche di lavoro».